Associazione Emofilici delle Marche

28/07/2014


    E’ stato un weekend di consultazioni frenetiche...

 

    Venerdì pomeriggio, infatti, il Governo ha presentato un emendamento, a firma del Ministro Beatrice Lorenzin, che stabilisce che i danneggiati da sangue infetto che hanno fatto domanda di accesso all’iter transattivo di cui alle leggi 222 e 244 del 2007, rinunciando a tale iter e a ogni contenzioso, anche sovranazionale (leggi: CEDU), posso accedere a un indennizzo di 100 mila euro, che verrà corrisposto entro il 2017.

    Per i vaccinati tale indennizzo è di 20 mila euro.

 

    Mio commento.

    Ritengo tale iniziativa importante e apprezzabile, perchè si muove nel solco di quanto abbiamo richiesto da anni: una soluzione politico-normativa.

    Anche all’incontro tra FedEmo e Ministero della Salute di qualche mese fa abbiamo rilanciato tale soluzione, ed io ne avevo spiegato i vantaggi in termini di semplificazione, ma soprattutto di giustizia.

 

    Ciò detto, e non è poco, l’emendamento governativo però è insufficiente:

 

    - nei tempi: il pagamento deve essere più celere: 3 anni sono troppi per chi sta aspettando ormai da 7 anni!

 

    - nell’importo: non si possono dare 100 mila ad emofilici e talassemici, quando deve valere l’analogia e coerenza con la transazione del 2003 (quando ricevettero oltre 400 mila euro), e neppure a chi ha contratto la doppia patologia (HCV e HIV), ma anche per un trasfuso con una sola patologia sono pochi.

 

    - e i familiari dei deceduti? Anche a loro 100 mila euro? Davvero una beffa, in questo caso.

 

    - criteri: l’emendamento pare riferirsi solo a nesso causale e ascrivibilità, però a mio parere va esplicitato che non si applicano la prescrizione e l’esclusione ante-1978. Perchè? Anche le leggi del 2007 non prevedevano nulla, e poi il Ministero introdusse successivamente tali limitazioni. Questa volta vogliamo essere certi.

 

 

Pertanto chiediamo a Governo e Parlamento

1) di proseguire su questa strada;

2) di elevare gli importi, anticipare il pagamento, chiarire i criteri.

 

Allego in PDF la dichiarazione di FedEmo diffusa ieri.

 

   

    Cordiali saluti.

    Avv. Marco Calandrino

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